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IL CONGEDO COVID-19 PER QUARANTENA DEI FIGLI
Nel susseguirsi dei vari interventi normativi legati all’emergenza Covid-19, con la ripresa dell’anno scolastico il legislatore ha introdotto a favore dei genitori lavoratori dipendenti un congedo straordinario indennizzato al 50%, da utilizzare per astenersi dal lavoro nei periodi di quarantena dei figli.
La misura, dapprima limitata ai soli casi di contatti avvenuti nell’ambito scolastico, è stata oggetto di successive integrazioni che ne hanno via via ampliato la portata.
Allo stato attuale – e fino al 31 dicembre 2020, salvo probabili proroghe –, è possibile usufruire del congedo indennizzato per la quarantena del figlio minore di 14 anni non solo nel caso di contatto avvenuto in ambito scolastico, ma dal 14 ottobre 2020 anche in contesti extrascolastici pubblici e privati regolarmente frequentati, come attività sportive, musicali o linguistiche.
In ogni caso, è necessario che la quarantena sia stata disposta dalla ASL territorialmente competente.
Oltre all’ipotesi iniziale di quarantena del bambino, dal 29 ottobre 2020 è stata introdotta la possibilità di fruire del congedo anche nei periodi di sospensione dell’attività didattica in presenza, anch’essa disposta con provvedimento della pubblica autorità competente.
Il congedo prevede il requisito della convivenza del genitore con il bambino ed è alternativo allo smartworking: dunque potrà essere utilizzato solo nel caso in cui entrambi i genitori non possano svolgere la prestazione di lavoro in modalità agile. Inoltre, se uno dei due non lavora, non potrà essere richiesto dal genitore in attività.
La fruizione è riservata ad uno solo dei genitori, oppure ad entrambi ma solo in giorni alternati e mai contemporaneamente.
La domanda di congedo Covid-19 può essere presentata tramite il portale web dell’INPS, accedendo con le proprie credenziali, oppure rivolgendosi al Contact Center dell’Istituto o tramite gli enti di Patronato.
A differenza di altri congedi, la domanda può anche essere retroattiva, andando così ad interessare anche periodi di astensione dal lavoro precedenti alla sua presentazione, nel rispetto dei termini di decorrenza che si sono susseguiti: ovvero 9 settembre, 14 e 29 ottobre.
Al momento della domanda non è necessario allegare contestualmente il provvedimento della PA che dispone la quarantena o la sospensione della didattica in presenza: i documenti potranno essere prodotti entro i successivi 30 giorni.
Nel caso di dipendenti pubblici, questi dovranno rivolgersi direttamente alla propria amministrazione.
Gli operatori del Patronato ACLI sono a tua disposizione per supportarti in tutte le fasi di presentazione della domanda di congedo Covid-19. Trova la sede più vicina nella tua provincia e contattaci via telefono o via mail, oppure prenota un appuntamento: ti aspettiamo!
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IL NUOVO CCNL LAVORO DOMESTICO IN VIGORE DAL 1° OTTOBRE 2020
Il 1° ottobre 2020 entra in vigore il nuovo Contratto Nazionale sulla disciplina del rapporto di lavoro domestico, sottoscritto lo scorso 8 settembre dalle associazioni di rappresentanza maggiormente rappresentative.
Il nuovo contratto, atteso dal 2016, introduce alcune significative novità – tra cui l’aumento retributivo – in un settore, quello del lavoro domestico e di cura, diventato fondamentale in Italia, crocevia di alcuni dei principali problemi della nostra società: quello delle famiglie che privatamente devono affrontare e gestire la non autosufficienza di alcuni componenti, la cura dei minori e la conciliazione lavoro e famiglia. (per leggere tutto l’articolo clicca sul titolo)...
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Infatti “a seguito del DPCM dell’11 marzo scorso in cui vengono (per leggere tutto l’articolo clicca sul titolo)...
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LAVORO DOMESTICO: QUALI I POSSIBILI MOTIVI DELLA CESSAZIONE DEL RAPPORTO?
Il lavoro domestico implica, forse più di altri contesti, un rapporto di assoluta fiducia tra il lavoratore e il datore di lavoro, perché tocca l’ambito familiare dunque più privato delle persone. Il lavoratore domestico ha cura della nostra casa: il luogo in cui viviamo, un nido per la nostra famiglia, un riparo dalla nostra vita frenetica, un luogo di condivisione con i nostri affetti.
Come ogni rapporto lavorativo, anche quello domestico può arrivare alla sua conclusione. Vediamo insieme(per leggere tutto l’articolo clicca sul titolo).........
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ARRIVA L’ESTATE: QUALI REGOLE PER IL LAVORO STAGIONALE DOPO LA RIFORMA DEL CONTRATTO A TERMINE?
Il lavoro stagionale è un particolare tipo di contratto a tempo determinato con diverse peculiarità, per esempio riguardo alla durata massima, ai rinnovi, alle proroghe e al diritto di precedenza nelle nuove assunzioni.(clicca sul titolo per vedere tutto l’articolo)............
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LAVORO STRAORDINARIO: È SEMPRE OBBLIGATORIO?
Le ore di lavoro straordinario sono quelle prestate dal lavoratore oltre il normale orario a tempo pieno, che generalmente è di 40 ore settimanali.
Tuttavia il dipendente non è sempre obbligato a svolgere il lavoro straordinario richiesto dal datore di lavoro.
Vediamo i casi in cui è obbligatorio:(clicca sul titolo per vedere tutto l’articolo).........
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LAVORO E ASSENZA PER MALATTIA: FASCE DI REPERIBILITÀ E DIFFERENZE TRA PUBBLICO E PRIVATO
Il nostro sistema di previdenza prevede prestazioni di diverso genere a tutela di particolari eventi che possono verificarsi nella vita professionale di un lavoratore.
Tra questi, assume particolare rilevanza, per numeri e frequenza, la tutela della malattia, ossia del periodo in cui un soggetto si trovi ad essere temporaneamente impossibilitato a svolgere la propria attività lavorativa a causa di una patologia.
La tutela del lavoratore malato si realizza con il diritto a mantenere il proprio posto di lavoro, entro un periodo massimo detto di “comporto”, e con la continuità della retribuzione attraverso l’indennità di malattia.(clicca sul titolo per vedere tutto l’articolo)......
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NASPI ANTICIPATA: UN’OPPORTUNITÀ PER CHI RIMANE SENZA LAVORO
L’Inps ha previsto, come già aveva fatto con l’Aspi, uno strumento di supporto ulteriore e alternativo per coloro che si trovano in stato di disoccupazione involontaria.
Si tratta della possibilità di richiedere l’erogazione della indennità Naspi in un’unica soluzione, nel caso in cui si intenda intraprendere, o proseguire, un’attività lavorativa di tipo autonomo o come socio lavoratore di cooperativa.
La Naspi anticipata può essere richiesta anche nel caso in cui sia stata già fatta normale domanda di indennità: in questo caso al richiedente sarà erogato l’importo residuo cui si ha diritto....
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Quindi, così come per i lavoratori dipendenti, le fasce di reperibilità restano le stesse anche per le badanti e le colf, incluse quelle in regime di convivenza: il questo caso il controllo Inps può non essere richiesto dal datore di lavoro (che garantisce vitto e alloggio) ma può essere attivato direttamente dall’ente previdenziale.
Nel caso in cui sia prevista una sostituzione del lavoratore malato, lo stesso è obbligato :(clicca sul titolo per vedere tutto l’articolo)...
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OFFERTA DI LAVORO CONGRUA E GIUSTIFICATO MOTIVO: COSA PREVEDE IL NUOVO DECRETO?
Offerta di lavoro congrua e giustificato motivo: cosa prevede il nuovo decreto?
Da pochi giorni è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto che fissa i criteri per considerare congrua un’offerta di lavoro.
Il decreto, sottoscritto lo scorso 10 aprile 2018, stabilisce che per chi percepisce l’indennità NASpI rifiutare un’offerta congrua di lavoro comporta sanzioni: per questo è fondamentale sapere quando si può considerare congrua un’offerta di lavoro e quali sono i motivi che possono escludere il rischio di sanzioni in caso di rifiuto di un’offerta congrua.
Quando un’offerta può essere definita “congrua”?
Di seguito i criteri indicati nel decreto per determinare la congruità delle offerte di lavoro:(clicca sul titolo per vedere tutto l’articolo)......